L’arrivo di un bambino in famiglia e’ un evento unico ed irripetibile fatto di continue sorprese e scoperte che genitori e figli affrontano insieme quasi simbioticamente. Durante ogni fase di sviluppo, bambini e genitori ‘crescono’ reciprocamente imparando a conoscersi e ad instaurare quel rapporto che durerà inevitabilmente  per tutta la vita. Bastano il primo sorriso, il primo dentino, la prima colica per far sì che una coppia, fino a qualche mese prima costituita da ‘semplici’ persone, inizi piano piano ad assumere un nuovo ’status’: quello di famiglia. E come in tutte le cose, anche la famiglia passa attraverso le sue fasi, scandite come un orologio dalle tappe dello sviluppo del bambino di casa.

Vediamo come si articolano queste fasi di crescita e cosa devono aspettarsi mamme e papà alle prese con i piccoli cuccioli. Chiaramente non esistono dei momenti fissi e standard per tutti, non esiste in definitiva un momento giusto per iniziare a camminare o a mangiare cibi solidi. Ciò che può essere definita quindi è semplicemente una linea orientativa di istanti in cui vostro figlio vi ‘regalerà’ alcune cose rispetto ad altre. Questa linea possiamo chiamarla ‘fasi di crescita’, intervalli temporali cioè nei quali i bambini acquisiscono alcune capacità seguendo sempre i propri ritmi e tempi.

Le fasi di crescita vengono suddivise per abilità cognitive, motorie, di linguaggio, di relazione e possono essere inserite all’interno di uno schema indicativo attraverso cui confrontarsi per capire se il vostro bambino stia maturando qualche piccola anomalia o meno. Come anticipato, il discostarsi dallo schema non implica il fatto che il bambino stia sviluppando un ritardo, può infatti trattarsi di una normale variabilità individuale. Nel caso abbiate dei dubbi e’ comunque consigliato, senza allarmismi, rivolgersi al proprio pediatra.

Le fasi di sviluppo del bambino fino a 3 mesi

Per quanto riguarda l’aspetto motorio, entro i tre mesi il bambino aumenta la capacità di controllare la testa e di portare le mani alla bocca.

Sotto il punto di vista relazionale inizia invece a soffermarsi su volti familiari come quello della mamma ed inizia a conoscere cosa sia la consolazione: quando piange può essere consolato con la suzione ad esempio, ma saprà anche autoconsolarsi portandosi le mani in bocca. L’azione di crescita relazionale più bella invece per i genitori, in questa fase di sviluppo, e’ la capacità di rispondere ad un sorriso di un adulto.

Per il linguaggio infine, nei tre mesi il bambino imparerà a reagire ai suoni e ad emettere le prime vocalizzazioni.

 Lo sviluppo del bambino 3-4 mesi

Lo sviluppo motorio del bambino tra i 3 ed i 4 mesi prevede la capacità di sollevare bene la testa e quando è a pancia in giù riesce già a spingere sui gomiti. Inoltre inizia agevolmente ad afferrare gli oggetti e a portarli in bocca.

In termini relazionali comincia a regalare sorrisi spontanei a chi gli sta intorno emettendo non pochi vocalizzi! Per lo sviluppo del linguaggio, udito e vista invece, il bambino a questa età riconosce la voce della mamma, riconosce volti ed oggetti familiari e localizza i suoni.

Lo sviluppo del bambino a 5-7 mesi

Sono questi i mesi delle prime scoperte anche se ancora il piccolo non ha la capacità di esplorare i luoghi con le sue gambe. In questa fase di crescita però il bimbo saprà stare seduto senza bisogno di appoggio e saprà stare sulle ginocchia; inizierà a comportarsi in modo diverso con le persone apprezzando i momenti di gioco e mostrandosi sempre felice; è inoltre ben predisposto verso gli altri. Sono questi i mesi delle emozioni e della curiosità, caratteristiche che iniziano a formare il carattere del bambino (che, tra le altre cose, inizia a riconoscere il suo nome).

Sotto il punto di vista del linguaggio ci troviamo in una tappa di sviluppo cruciale, inizia infatti la lallazione.

Lo sviluppo del bambino 8-10 mesi

Nei mesi che precedono il primo anno vostro figlio farà dei veri e propri passi da gigante! A livello motorio infatti un bambino che si trova nei 10 mesi sarà in grado di gattonare, sostenere il peso sulle gambe ed in alcuni casi mettersi addirittura in piedi. Sotto l’aspetto relazionale potrà apparire più scontroso con gli estranei, inizia infatti ad avvertire la paura di chi non conosce. E ancora, risponde perfettamente al proprio nome ed elegge i suoi primi giochi preferiti; imita i gesti degli adulti ed e’ attratto dai cibi semisolidi. Possiamo infine dire che sono questi i mesi in cui il bimbo si prepara a parlare ripetendo alcune catene di suoni.

Lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita

Con l’arrivo del 1 anno di vita, i bambini diventano ‘pericolosi’, ovviamente nel senso più ampio del termine. Iniziano infatti a fare i primi passi e a camminare in modo autonomo e per ciascun genitore e’ questa la fase dei cosiddetti ‘100 occhi’ (anche se il “peggio” deve ancora venire)!

In questo periodo i bambini iniziano anche ad utilizzare il cucchiaio da soli e a muoversi in modo sempre più coordinato.

A livello cognitivo un bambino di un anno diventa timido e nervoso se ci sono estranei (sulla scia di quanto visto in precedenza), piange se i genitori si allontanano, inizia ad utilizzare correttamente gli oggetti, indica e si ‘affeziona’ a particolari persone od oggetti. Anche per questa fase di sviluppo abbiamo l’azione più emozionante: i bambini iniziano a dire le prime parole e soprattutto potrebbero sussurrare proprio ‘mamma’ e ‘papà’.

Al compimento del secondo anno, vostro figlio avrà già imparato a camminare in modo totalmente autonomo, ma soprattutto corre, supera gli ostacoli, trascina gli oggetti, mangia con il cucchiaio, sale e scende dai mobili: insomma, una vera e propria esplosione di crescita! Anche emotivamente il bambino inizia a ‘guardarsi intorno’: si interessa ai nanetti della sua età e agli adulti, inizia a giocare da solo, indica per fare una richiesta, mostra affetto, esplora i luoghi in cui vive, risponde alle domande anche a gesti ed e’ perfettamente in grado di farsi capire.

Lo sviluppo di un bambino a tre anni e’ caratterizzato di fatto da un miglioramento di tutte le caratteristiche comparse nei primi due anni: nel salire e scendere il bambino  riesce ad alternare i piedi, salta e pedala, utilizza gli oggetti come le forbici e sa disegnare tenendo la matita nella posizione corretta. A livello emotivo scopre nuove emozioni come la vergogna, l’orgoglio, la possessività e l’aggressività. Sa agire in cooperazione riconoscendo le regole, si veste da solo ed inizia a scoprire il proprio corpo, la sua sessualità e capacità. A livello di linguaggio sa parlare in modo comprensibile anche per gli estranei, possiede il concetto numerico di due e qualche regola grammaticale, racconta delle storie.

All’età di 4-5 anni il nostro bambino si sta trasformando in un essere umano decisamente autonomo sia nei movimenti che nel mangiare. Anche a livello relazionale e’ sempre più propenso a giocare in compagnia ed inizia a sviluppare la creatività e la fantasia, impara a memoria le canzoni. Ha infine il senso del tempo.

A 6 anni i nostri ometti e donnine sono pronti per affrontare il mondo! A livello motorio si è ormai del tutto autonomi, a livello cognitivo il mondo della realtà e’ ben distinto da quello della fantasia, si è più curiosi, si comprende il circostante e aumentano le capacità di collaborazione e di rispetto delle regole.

Insomma: ecco a voi il futuro!