All’interno del vasto campionario dei prodotti tipici italiani, ci sono anche gli amaretti sardi. Questi piccoli biscotti sono estremamente gustosi e delicati e sono una buona alternativa per concludere al meglio un pranzo o una cena – o per fare, eventualmente, un piacevole spuntino. Prepararli ricorrendo alla ricetta tradizionale richiede praticità e pazienza, ma la prospettiva di un risultato finale degno di nota stimola anche chi non si è mai cimentato in tal senso. Per leggere e approfondire altre notizie sul mondo della cucina – o su altri temi – affinché si abbia la giusta ispirazione, basta collegarsi al sito di Alphabet City.

La ricetta originale degli amaretti sardi

Per preparare degli amaretti sardi a regola d’arte, bisogna innanzitutto pelare le mandorle il giorno prima per poi farle asciugare senza l’ausilio di forno, il quale potrebbe alterarne la qualità. Successivamente, occorre effettuare la tritatura delle mandorle evitando di scaldarle troppo altrimenti rischia di diventare un amalgama simile al burro. Per questa operazione, si suggerisce pertanto di utilizzare un macinino simile a quelli usati per il caffè. Il completamento di questo passaggio conduce, poi, alla scelta di quegli ingredienti necessari per realizzare il tutto: 500 grammi di mandorle dolci; qualche mandorla intera per la decorazione; 80 grammi di mandorle amare; 500 grammi di zucchero; 3 scorze di limoni; 6 o 7 bianchi d’uovo a seconda della grandezza di quest’ultimo; zucchero quanto basta per la copertura.

Dopo aver macinato le mandorle dolci e amare, è necessario unirle allo zucchero per avere un impasto omogeneo. Lo step successivo si incentra sugli albumi, i quali vanno sbattuti senza montarli, e sull’aggiunta della scorza di limone in maniera graduale. L’impasto ottenuto va, poi, fatto riposare per circa 30 minuti per trasformarlo nell’elemento essenziale dal quale si elaboreranno delle palline grandi quanto una noce.

Una volta schiacciate e decorate, le predette palline vanno, quindi, collocate in una teglia antiaderente o con carta forno. Immettendole in un forno preriscaldato a 160 gradi, sarà necessario attendere un lasso di tempo che si aggira sui 20 minuti – ossia, fin quando gli amaretti non presentano una leggera doratura. Dopodiché, possono essere sfornate per servirle o conservarle in appositi contenitori ermetici sterilizzati.

Consigli utili per la ricetta originale degli amaretti sardi

Per chi desidera provare gli amaretti sardi fatti in casa ma ha problemi di digestione, può valutare un’alternativa sana e genuina caratterizzata dall’impiego di mandorle germogliate prima del procedimento di pelatura. Lasciandole in acqua per 12-14 ore, svilupperanno un fattore capace di incrementarne la digeribilità. D’altro canto, grazie ad un dettaglio del genere, si può trasformare un’esperienza culinaria homemade in un momento piacevole da ripetere con tutte gli accorgimenti del caso. Nello specifico, i germogli riescono ad eliminare gli inibitori enzimatici tossici, elementi di disturbo per quei soggetti che non godono di una regolarità intestinale adeguata. Perciò, sgombrando il campo da intralci di questo tipo, chiunque può godere della bontà degli amaretti sardi poiché si avvale dell’azione degli enzimi, alleati tanto preziosi quanto fondamentali per una digestione degna di nota.