Abbiamo avuto modo di incontrare Giampaolo Lo Conte, economista, investitore internazionale, e personaggio diplomatico nel mondo della finanza. Ci ha parlato dei suoi rapporti con il mondo della diplomazia, “un mondo che affascina, perché non si ferma al titolo, ma guarda anche alle storie che una persona ha da raccontare”.

Di storie, lui, ne ha un sacco, ed anche di titoli: ad esempio, è stato nominato di recente Commendatore di Giustizia dall’OBSS (acronimo che sta per Ordo Byzantinus Sancti Sepulchri – Ordine Bizantino del Santo Sepolcro, ordine Sovrano, Dinastico, Militare e Cavalleresco fondato dall’Imperatore Costantino). Risale più in là nel tempo (1997), invece, la sua nomina in “Academicum et in Classem Tibi Legitimam” da parte del “Gentium Pro Pace”, accademia vaticana che spicca tra le eccellenze del suo Stato. “Era la sera del concerto di Natale in Vaticano – ci racconta Giampaolo Lo Conte, “mi trovavo lì perché ero tra gli illustri insigniti dello spettabile riconoscimento Gentium Pro Pace. C’era tanta gente, una sorta di serata di gala, avvenuta in un evento appassionante”.

Lo Conte era stato già convocato dalle Accademie Vaticane, anni addietro, per alcune sue importanti attività di ricerca nel campo della letteratura. “Insieme a me, quella sera, c’erano tante altre persone, dottori, professori, rettori e responsabili di aziende e associazioni di rilievo. La consegna dell’attestato (sul cui simbolo si legge Opus Iustitiae Pax), è stato per me un momento importante: l’ho inserito subito nel curriculum ma, scherzi a parte!, esso significa per me qualcosa di più di un semplice titolo accademico”. Il Gentium Pro Pace è un riconoscimento morale e spirituale agli impegni presi per la Pace, la Giustizia e le Diplomazie politiche e sociali su scala globale.