In uno studio legale associato Bologna capita spesso di occuparsi di diritto di famiglia. Purtroppo, è una materia molto complicata che spesso richiede l’intervento di un avvocato, anche quando i coniugi sono d’accordo sui vari aspetti della separazione. Oggi è stata introdotta anche un’altra figura per rendere più snella la separazione, soprattutto quando i coniugi sono d’accordo, cioè il mediatore. Sfortunatamente, nella maggior parte dei casi i coniugi che intendono mettere fino al matrimonio non sono d’accordo su uno o più aspetti della separazione. Di solito, si tratta di questioni economiche ma che hanno a che fare anche con l’affidamento di eventuali figli minorenni della coppia. Vediamo di caprie meglio come decide il giudice in merito all’affidamento del minore.

Che cosa significa affidamento congiunto

È il giudice del tribunale, una volta emessa la sentenza, a decidere a quale dei due genitori affidare il figlio minorenne. Nella stragrande maggioranza dei casi, il giudice opta per l’affidamento cosiddetto condiviso in maniera che entrambi i genitori mantengano inalterata la responsabilità genitoriale. Ogni genitore contribuisce economicamente al mantenimento del figlio, pagando il 50% delle spese che emergono. Se ciò non è possibile, il giudice stabilisce un assegno di mantenimento mensile che un coniuge deve pagare all’altro, anche l’importo è stabilito dal giudice. Tuttavia, anche se l’affidamento è congiunto non significa che il figlio passa in egual misura del tempo con la madre e con il padre. Per ridurre al massimo lo stress della separazione, il giudice preferisce stabilire la residenza del minore dal padre o dalla madre. Per ridurre il disorientamento legato alla separazione, spesso il giudice fissa la residenza presso l’abitazione in cui attualmente vive la coppia e il figlio. Tempi e modalità dell’affidamento congiunto sono sempre stabiliti dal giudice. Bisogna fare un distinguo preciso tra affidamento e collocamento del minorenne. Esiste la possibilità di un collocamento alternato e paritario anche se è meno frequente. Lo stesso vale per l’affidamento esclusivo, che però è più raro e meno frequente.